Perché investire nello smart building

Fare investimenti nello smart building garantisce un risparmio delle spese energetiche fino al 22%. Riqualificare nell’ottica sostenibile e green ogni edificio, permetterebbe alle famiglie italiane di risparmiare fino al 22% sulle bollette. Il calo oltre che sui consumi, sarebbe fino al 28% per le emissioni nel settore edilizia. A confermare questi dati è il Rapporto Strategico della Community smart Building di The European House – Ambrosetti che ha messo in luce tutti i vantaggi dello smart building. Vediamo perché conviene migliorare l’efficienza degli edifici a 360°.

Il risparmio grazie allo smart building

Investire nello smart building aiuta a garantire sostenibilità economica e ambientale, nonché riduzione dei consumi. In particolare, secondo il Rapporto Strategico della Community smart Building di The European House – Ambrosetti, con tale sistema, vi è una riduzione dei consumi energetici del 20 – 24% all’anno. In più, anche i consumi calano del 5%. Insomma, gli investimenti in edifici con tecnologia smart ed efficienti, come noi dello Studio Marzoni vi abbiamo più volte confermato, consentono vantaggi sociali, ambientali ed economici. Investire nell’edilizia green, poi, porterebbe alla riduzione delle emissioni di CO2 del settore edile dal 19 al 28%. Un risparmio economico molto alto per tutti: fino al 22% in bolletta che arriva a 14 miliardi di euro circa per le famiglie italiane, ossia 230 euro pro capite.

Il futuro dello smart building in Italia

Gli investimenti nello smart building in Italia stanno diventando sempre più diffusi proprio nell’ottica di adeguarsi ai parametri europei sull’emergenza . Parliamo di un mercato che sta crescendo sempre di più, insieme a quello dell’edilizia circolare, e vale circa 130 miliardi di euro. Dal Rapporto Strategico della Community Smart Building di The European House – Ambrosetti emerge che oggi la filiera dello smart building in Italia:

  • coinvolge circa 350.000 aziende che si dividono in 35 settori e 180 sotto settori;
  • occupa circa 626.000 persone per un fatturato di 130 miliardi di euro e 39 di miliardi di euro di valore aggiunto.

Rispetto al 2010, l’effetto si è moltiplicato e quindi, per ogni 100 euro di investimento, si arriva a oltre 187 euro di guadagni nella filiera collegata.