Il Metaverso: il nuovo habitat dell’amministratore 3.0

A cura di Simone Marzoni

Articolo pubblicato sulla rivista Amministrare Immobile, gennaio 2023

Cos’è il Metaverso e come influenzerà il mondo condominiale e immobiliare

Il termine Metaverso è composto da due parole: meta che significa oltre e universo. Non è un termine nuovo, anzi la preposizione “meta” viene addirittura dal greco. È stato coniato nel 1992 dallo scrittore di fantascienza cyberpunk Neal Stephenson nel suo romanzo Snow Crash. Qui, in un mondo caotico dove il potere delle aziende ha superato quello degli Stati, gli abitanti del pianeta si muovono nel Metaverso, una realtà parallela dove le persone si collegano tramite dispositivi tecnologici di realtà aumentata e possono realizzare in 3D tutto ciò che vogliono: negozi, uffici, locali dove potersi incontrare e interagire. Il Metaverso è un mondo virtuale in cui ci si immerge e si compie qualsiasi attività. Si potrà andare al cinema, a fare una passeggiata, alle feste, stare con gli amici.  O anche seguire una riunione con i colleghi, fare shopping come se fossimo al supermercato, frequentare un corso. Si potranno addirittura comprare oggetti virtuali sfruttando la tecnologia Blockchain o gli Nft, che spiegherò successivamente, per sbloccare contenuti in esclusiva. Sarà come vivere una seconda vita, grazie ai nostri avatar. Tutto sarà destinato a cambiare, anche i gesti più semplici. Se già adesso facciamo partire la musica parlando con Alexa, tra qualche anno magari per accendere la luce faremo un semplice movimento del capo o per consultare dei documenti agiteremo la mano. I computer diventeranno oggetti d’antiquariato, forse anche gli smartphone. Internet o i social così come li conosciamo oggi non ci saranno più. Cambierà il modo di lavorare e le nostre riunioni virtuali sembreranno più realistiche. Cambierà la modalità di stare insieme, di giocare ai videogiochi, di interagire con gli altri e di provare emozioni. Cambierà anche l’economia, o ne nascerà una nuova basata su monete digitali. Bisogna pensare al Metaverso non come una fuga dalla realtà ma come un ampliamento creativo, potendo immaginare di creare una connessione diretta tra ciò che è virtuale e ciò che è tangibile. Il primo vero e proprio “metaverso” reso disponibile agli utenti è stato Second Life, lanciato nel 2003 dalla società americana Linden Lab. Mentre esplorano il suo mondo virtuale i suoi utenti possono, tra le altre cose, comunicare e socializzare, partecipare ad attività, creare e scambiare beni. Second Life è presto diventato un fenomeno virale, al punto che diversi brand vi hanno insediato le loro sedi virtuali, mentre alcuni Stati hanno addirittura costituito delle vere e proprie ambasciate.  Decentraland invece è stato lanciato nel 2020. È un mondo virtuale in cui gli utenti possono costruire, possedere e monetizzare la propria esperienza di gioco. Tutto è basato sul concetto di LAND, i singoli lotti di terreno che gli utenti possono acquistare per poi costruirvi la propria abitazione o qualsiasi altro tipo di edificio. e Decentraland offre un marketplace virtuale e un “Builder’, una sorta di progettatore di immobili virtuale. Tra i vari segmenti economici coinvolti in questa nuova dimensione digitale, anche quello immobiliare sta trovando una sua naturale collocazione, e ha registrato negli ultimi dodici mesi un’importante e costante crescita. Il valore di vendita dei singoli beni, nonostante lo scambio avvenga in un mondo virtuale, risponde a dinamiche immobiliari già presenti nel mondo reale. Il mercato immobiliare del Metaverso è quindi in costante sviluppo, con un volume di affari in forte espansione e con grande attenzione anche nei confronti dell’asset immobiliare costituito dai metaterreni, considerati oggi meno rischiosi di altri tipi di investimento. Attualmente si stima che il valore complessivo del patrimonio immobiliare nei Metaverso ammonta a quasi 2,5 miliardi di euro e che potrebbe crescere nel corso del prossimo triennio, fino a sfiorare i 28 miliardi di euro nel 2025. Il Metaverso rappresenta quindi una nuova frontiera e una realtà da scoprire, un bacino di potenzialità e opportunità estremamente complesse e per le quali non sono ancora chiare regole, prospettive di durata e solidità. La mancanza o la poca chiarezza di norme su come costruire e gestire palazzi, immobili, centri commerciali rappresenterà una nuova opportunità per gli amministratori di condominio che potranno fornire il proprio contributo per collaborare ai fini della regolamentazione oltre amministrare gli stabili e a gestire il patrimonio immobiliare.

Per chiarire cosa sia un Token è necessario fare una precisazione: esso ha un valore determinato solo ed esclusivamente se contestualizzato (cioè se inserito in uno spazio e in un tempo); per esempio, si può pensare ai gettoni di una sala giochi, monete di metallo senza alcun valore corrente al di fuori della stessa sala ma che all’interno del contesto rappresentano certamente un valore che è almeno pari a quello che viene dato al tempo speso  per giocare.  Più tecnicamente, i token sono degli asset digitali, file di proprietà individuale o aziendale che vengono archiviati digitalmente dai proprietari per poter essere riutilizzati in possibili fasi successive. Vengono chiamati asset perché sono entità immateriali suscettibili di valutazione economica

Essi sono creati e gestiti da un contratto intelligente (o Smart Contract), che attraverso la Blockchain o “catena dei blocchi” ossia una rete informaticaa “nodi”, permette di aggiornare e gestire in modo sicuroun registro contenente informazioni e dati in maniera aperta, condivisa e distribuita senza la necessità di un’entità centrale di controllo e di verifica sfruttando una rete peer to peer con la quale intendiamo una rete in cui chi usufruisce del servizio (client) e chi ne è il fornitore (server) scambiano informazioni in modo completamente autonomo.  Gli utenti della blockchain che creano i blocchi attraverso le transazioni, devono possedere un wallet, un portafoglio che viene utilizzato per effettuare le operazioni. La validità ed il corretto funzionamento della blockchain viene garantito da specifici nodi della rete, detti miners che hanno la funzione di pubblicare i nuovi blocchi della blockchain con le transazioni che sono state appena verificate. Attualmente ci sono diversi tipi di blockchain ognuno con le sue capacità e caratteristiche uniche che si adattano alle diverse esigenze. Questi tipi di blockchain sono pubblici, privati ​​e ibridi o federati.

Blockchain pubblica

una blockchain pubblica è accessibile pubblicamente da chiunque. Inoltre, queste blockchain non hanno restrizioni sui singoli partecipanti e miners esistenti nella rete. Un esempio di questo tipo di blockchain sono Bitcoin e Ethereum.

Blockchain privata

Questa particolare blockchain richiede che i partecipanti siano prima invitati e, previa approvazione, possano diventare parte della blockchain. Qui tutte le transazioni sono visibili solo agli utenti che fanno parte dell’ecosistema di rete. Un esempio di blockchain privata è Hyperledger.

Blockchain ibrida

Questo tipo di blockchain è divisa in due tipologie: da una parte alcuni nodi sono privati, mentre tutti gli altri nodi nella rete sono pubblici. Di conseguenza, solo alcuni dei nodi potranno partecipare alle transazioni. Gli altri nodi controllano il processo di consenso. In una blockchain ibrida di solito ci sono due tipi di utenti. Uno è l’utente che ha tutti i controlli sulla blockchain e decide il livello di sicurezza per un particolare utente, mentre gli altri sono quelli che si limitano ad accedere alla blockchain. Un esempio è Dragonchain.

Tornando parlare nello specifico dei token ne esistono due tipi secondo il criterio della fungibilità con la quale intendiamo l’intercambiabilità degli stessi e quindi la caratteristica di essere uno identico all’altro, intercambiabili, uniformi e divisibili.

La vera rivoluzione nell’ambito dei Token è rappresentata dai Token Non Fungibili, conosciuti come gli NFT. sono una delle applicazioni della finanza decentralizzata: un insieme di servizi e processi che vengono automatizzati grazie all’ausilio di contratti intelligenti (smart contract) e senza la presenza di intermediari. Si tratta dunque di un nuovo paradigma nella gestione del diritto di proprietà. Acquistare un NFT non comporta l’ottenimento della proprietà dell’opera bensì la possibilità di dimostrare un diritto su quell’opera, attraverso uno smart contract che esegue automaticamente un contratto che viene registrato in modo indelebile sulla blockchain.

Le caratteristiche fondamentali di questa tipologia sono: 

  • unicità: ogni NFT è diverso dagli altri ed è quindi unico
  • non divisibilità: esiste il token e non delle unità più piccole
  • scomponibili
  • la non intercambiabilità: non può essere scambiato con un altro dello stesso tipo.

Il processo di tokenizzazione di un bene digitale permette di sostituire dati, beni, diritti con un asset digitale unico. Sono molteplici i settori e gli ambiti di applicazione di questa tecnologia.

  • Proprietà intellettuale: gli NFT rappresentano un quadro, un brevetto, una canzone o altri diritti di proprietà intellettuale
  • Gaming: gli NFT diventano oggetti da collezione digitale o gadget utilizzabili nei giochi virtuali
  • Certificati: gli NFT possono essere utilizzati per verificare l’autenticità dell’identità di una persona o di certificati di nascita, di credenziali accademiche, di licenze o di altro
  • Documenti finanziari: fatture, bollette, ordini possono essere trasformati in NFT
  • Real estate: immobili e altre proprietà di valore possono essere tokenizzate per migliorare la liquidità della proprietà o per rendere più veloce il finanziamento

Conclusioni

Ritengo che tutto questo forse è possibile estenderlo anche ai condomini attraverso l’utilizzo del Metaverso. Si dovrà preventivamente creare un modello virtuale del reale Condominio, nel quale siano stati installati vari device (dispositivi elettronici) allo scopo di monitorare tutti i servizi di cui lo stabile ne usufruisce. All’interno di ogni Condominio ci sarà un Avatar con cui ogni condomino potrà interagire ed avere una risposta a qualsiasi quesito gli verrà posto. L’Avatar potrà rilevare ogni anomalia istantaneamente (caldaia bloccata, ascensore fermo, corto circuito impianto elettrico, ……)  e risolverla in tempi brevi. Tutto ciò aumenterà l’efficienza e la professionalità dell’amministratore che senza dover essere presente potrà garantire il servizio h24 per 365 giorni l’anno, con possibilità di incremento del proprio compenso. Inoltre, all’interno del Metaverso non vi sono ancora normative ben chiare che regolamentano i condomini, a tutela di chi vi “abita”. Per esempio, comprando un appartamento in uno stabile al secondo piano, potrebbe capitare, poche ore dopo, di ritrovarsi al terzo in quanto qualcuno ha costruito nuovi immobili. È auspicabile pensare che per ovviare a dette situazioni, si dovrà a breve intervenire per regolamentare il tutto e chi meglio di un amministratore potrà consigliare il legislatore per poi arrivare a gestire ed amministrare il Condominio