Dopo qualche anno di attività i pannelli fotovoltaici devono essere ammodernati con il revamping o il repowering fotovoltaico.
Il revamping fotovoltaico e il repowering fotovoltaico sono due pratiche mirate rispettivamente alla manutenzione e all’ammodernamento di impianti che hanno alle spalle già qualche anno di lavoro. Il loro scopo è di allungare la vita dei pannelli e di migliorarne l’efficienza. Ma quali sono le differenze tra i due e gli interventi che prevedono?
I problemi più comuni del fotovoltaico
Dopo qualche anno in funzione, l’impianto fotovoltaico potrebbe cominciare a presentare criticità dovute all’obsolescenza, a un montaggio non ottimale o allo spostamento di componenti. I problemi più comuni che si presentano sono i seguenti:
- problemi meccanici che causano guasti ripetuti
- problemi di software, che non segue il sole in modo ottimale
- assenza di monitoraggio automatico, che può comportare tempi di inattività di cui ci si accorge in ritardo
- guasti o perdite di efficienza di alcune componenti, tra le quali i moduli, la pellicola che ricopre i pannelli o l’inverter, causati da materiali scadenti, agenti atmosferici o dall’utilizzo
- obsolescenza dovuta al fatto che l’impianto non rispetta più gli standard di sicurezza
Cos’è il revamping fotovoltaico?
Il revamping fotovoltaico riguarda nello specifico la manutenzione e l’ammodernamento, con interventi su un impianto fotovoltaico che ha perso efficienza per ripristinarne le prestazioni iniziali. In particolare viene praticato su impianti:
- incentivati con Conto Energia obsoleti e bisognosi di manutenzione
- danneggiati da eventi imprevisti come avverse condizioni atmosferiche, furti o guasti
- con criticità progettuali da correggere
- che necessitano di essere allineati ai nuovi standard di sicurezza definiti dal GSE
Al fine di riportare l’impianto alle prestazioni iniziali, ma anche per adeguarlo a criteri di conformità, i pannelli vengono modernizzati grazie a una vasta gamma di lavori divisi in significativi e non significativi.
Le opere più significative devono essere denunciate al GSE entro 60 giorni dalla realizzazione e includono:
- sostituzione, rimozione e nuova installazione dei componenti principali come pannelli e inverter che erano divenuti obsoleti o malfunzionanti
- ricollocazione dei moduli fotovoltaici
- modifica dello schema di immissione in rete o del codice identificativo del punto di connessione alla rete
Le opere meno significative non necessitano di alcuna notifica obbligatoria e includono
- spostamento degli inverter e dei componenti elettrici minori
- sostituzione di parti elettriche minori
- interventi sulle strutture di sostegno dei pannelli
Cos’è il repowering fotovoltaico?
Il ripotenziamento o repowering fotovoltaico implica l’adozione di componenti marcatamente più avanzati, talvolta in modo contestuale a un incremento dei moduli fotovoltaici. L’obiettivo principale è in questo caso di potenziare l’impianto e aumentarne la resa.
Gli interventi di ripotenziamento sono:
- adozione di ottimizzatori di potenza
- sostituzione dei moduli datati con pannelli di ultima generazione
- installazione di inseguitori solari monoassiali
- introduzione di nuove batterie al litio per lo stoccaggio
- aumento del numero di pannelli fotovoltaici
Il revamping fotovoltaico e il repowering fotovoltaico possono naturalmente essere effettuati insieme. Nel caso del Conto Impianti e dell’incentivazione energetica devono però garantire il rispetto dei limiti alla riqualificazione energetica imposti dal GSE.