Manutenzione preventiva e predittiva: differenze e vantaggi

Prevenire è meglio che curare, anche nella manutenzione di impianti, macchinari e dispositivi. Tra i fattori che intaccano maggiormente l’efficienza del lavoro in un’industria, il comfort ambientale in un edificio e l’economia di una famiglia o di un’azienda ci sono senza dubbio i guasti ad apparecchi fondamentali per le attività quotidiane. Eppure i tempi di fermo macchina, le costose riparazioni e soprattutto i potenziali danni alle persone potrebbero essere evitati se solo si praticasse la manutenzione preventiva o – perché no – predittiva. Ma qual è la differenza tra le due?

Cos’è la manutenzione preventiva?

La manutenzione preventiva non è altro che la regolare manutenzione di routine, che aiuta a mantenere le apparecchiature attive e funzionanti prevenendo tempi di inattività non pianificati e costi dovuti a guasti imprevisti. Comporta perciò un’analisi sistematica delle apparecchiature quando esse sono ancora perfettamente funzionanti, in cui i potenziali malfunzionamenti vengono subito rilevati e corretti, prima che si aggravino. In genere, un programma di manutenzione preventiva include pulizia, lubrificazione, cambio dell’olio, regolazioni, riparazioni, ispezione e sostituzione di parti e revisioni parziali o complete che vengono programmate regolarmente.

Cos’è la manutenzione predittiva?

La manutenzione predittiva scende nello specifico: viene infatti utilizzata per identificare potenziali guasti in un’apparecchiatura sulla base della raccolta e dell’analisi di dati riguardanti le sue prestazioni e condizioni durante il normale funzionamento. Si tratta di un settore con ampi margini di crescita nell’era della digital transformation, perché può servirsi di sensori, data analysis e intelligenza artificiale per arrivare a un livello di precisione capillare nel rilevare in tempo reale anomalie invisibili all’uomo. Non solo: la manutenzione predittiva è anche in grado di indicare agli specialisti come e dove intervenire.

Le differenze

La manutenzione preventiva e la manutenzione predittiva possono e devono convivere in una strategia di facility management, ma non sono la stessa cosa. La prima è paragonabile alla revisione dell’auto o a un check-up periodico per monitorare il proprio stato di salute. La seconda invece si basa su un monitoraggio continuo e, al momento dell’intervento, è più simile a uno screening mirato.

La differenza principale tra le due è perciò che la manutenzione preventiva è programmata regolarmente, mentre la manutenzione predittiva è programmata in base alle condizioni dell’asset, cioè solo quando i dati raccolti dicono che è necessaria. Quest’ultima inoltre si concentra di solito su un preciso aspetto dell’apparecchiatura, rilevato come bisognoso di particolare attenzione. In genere, la seconda, più costosa da implementare, viene attivata dopo che la prima è già stata avviata.

Quali vantaggi comportano?

I vantaggi connessi all’adozione di entrambe le strategie sono evidenti e toccano diversi aspetti del facility management:

  • Diminuiscono i tempi di fermo dei macchinari, minimizzando i disagi per chi li utilizza
  • Aumentano la durata della vita dei macchinari
  • Riducono i costi connessi a interventi di riparazione urgenti
  • Prevenendo i guasti, prevengono anche i potenziali rischi per la salute delle persone a essi connessi