Bonus 2023 per l’acqua potabile

Cos’è, a cosa serve, cosa finanzia e a chi spetta il bonus acqua potabile attivo anche nel 2023: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Il bonus acqua potabile resta in vigore fino al 31 dicembre 2023. Introdotto nel 2021, questa agevolazione è stata promossa per la prima volta dalla Legge di Bilancio e poi rinnovata. È nata insieme al cosiddetto “bonus idrico”, dedicato alla realizzazione di impianti idrici, ma in realtà si tratta di una misura completamente diversa, scaduta nel 2021. A differenza della precedente agevolazione, il bonus acqua potabile è stato prorogato fino al 2023.

Come funziona il bonus acqua potabile 2023

Il bonus acqua potabile 2023 è un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2023. Si riferisce alle spese effettuate in quel preciso arco di tempo per installare o acquistare sistemi di mineralizzazione, filtraggio, addizione di anidride carbonica alimentare o raffreddamento. Questi dispositivi sono, in sostanza, quelli che vanno a migliorare le acque erogate dagli acquedotti e destinate al consumo umano. L’agevolazione può essere fruita sia dalle imprese che dai privati. Per tale misura, il credito è pari a un massimo di 1.000 euro per ogni unità immobiliare.

A chi spetta il bonus acqua potabile

Il bonus spetta ai privati cittadini, se sono in possesso o detengono un immobile. Come detto, può spettare anche alle imprese. Si può chiedere il bonus acqua potabile anche in caso di un’abitazione di proprietà, in comodato d’uso o per le spese effettuate in una dimora in affitto. Infine, si può chiedere il bonus per ogni unità posseduta o detenuta purché tutto rientri nei limiti delle risorse stanziate dal Governo. Parliamo di 5 milioni di euro per ciascun anno dal 2021 al 2023.

Come richiedere il bonus acqua potabile

Chi vuole ottenere il bonus deve dimostrare di aver sostenuto le spese ammesse all’agevolazione mediante un documento contabile o una fattura elettronica che riportino il codice fiscale per l’acquisto fatto. Il pagamento deve essere tracciabile e non fatto in contanti. È possibile pagare con:

  • bonifico postale o bancario;
  • carte di debito o di credito.

Nel 2023 si può chiedere l’agevolazione per gli acquisti fatti fino al 31 dicembre 2022. Nel 2024 si potrà richiedere l’agevolazione per gli acquisti fatti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Gli acquisti avvenuti prima possono essere rimborsati, anche se pagato in contanti, seguendo le specifiche indicazioni dell’Agenzia delle Entrate.

La cosa importante è farsi redigere un documento commerciale che specifichi l’avvenuto pagamento e l’installazione dell’impianto ammesso. Per ottenere il bonus bisogna inviare dal 1° al 28 febbraio all’anno successivo a quello del pagamento, il modello dell’Agenzia delle Entrate attraverso i servizi web dell’Ente. A proposito di scadenze, le date funzionano in questo modo: se avete acquistato nel 2022 il dispositivo, potete chiedere il credito fino al 28 febbraio 2023.

È bene precisare che si può presentare la pratica da soli o con l’aiuto di un intermediario. A seguito dell’esito positivo, il credito verrà inserito nel proprio cassetto fiscale e potrà essere utilizzato alternativamente:

  • in compensazione tramite il modello F24;
  • nella dichiarazione dei redditi in riferimento all’anno della spesa e fino al completo utilizzo del bonus.

Il codice tributo per questo credito è 6975.