Negli ultimi anni, la crescente necessità di ridurre le emissioni di gas serra e di trovare alternative ai combustibili fossili ha spinto la ricerca e l’industria a sviluppare biocarburanti sostenibili. Questi carburanti, derivati da fonti rinnovabili, sono considerati una delle soluzioni più promettenti per la transizione energetica globale, ma lasciano ancora molto a desiderare quanto a reale efficacia nella transizione ecologica e diffusione.
Tipologie di biocarburanti sostenibili
I biocarburanti al giorno d’oggi si suddividono in tre principali categorie, a seconda della loro origine e del loro livello di sostenibilità:
- biocarburanti di prima generazione. Derivati da colture alimentari come mais, canna da zucchero e olio di palma, questi biocarburanti (ad esempio, bioetanolo e biodiesel) hanno suscitato dibattiti per il loro impatto sulle risorse agricole e sulla biodiversità. Sebbene contribuiscano alla riduzione delle emissioni di CO₂ rispetto ai combustibili fossili, il loro utilizzo su larga scala solleva problemi legati alla deforestazione e alla sicurezza alimentare.
- Biocarburanti di seconda generazione. Ottenuti da biomasse non alimentari, come residui agricoli, scarti di legno e rifiuti organici, questi carburanti sono considerati più sostenibili rispetto a quelli di prima generazione. Tra i principali esempi vi sono il biodiesel avanzato e il bioetanolo cellulosico, che riducono significativamente le emissioni di gas serra senza sottrarre risorse destinate alla produzione alimentare.
- Biocarburanti di terza generazione. Basati su alghe e microorganismi, questi carburanti offrono un enorme potenziale in termini di sostenibilità ed efficienza. Le alghe, in particolare, possono essere coltivate su superfici non agricole e hanno una resa energetica elevata rispetto alle colture tradizionali. Tuttavia, i costi di produzione rimangono attualmente elevati, rendendo necessaria un’ulteriore ricerca per migliorarne la competitività economica.
Le prospettive del settore
Il futuro dei biocarburanti sostenibili è quindi strettamente legato agli sviluppi tecnologici e all’impostazione di politiche ambientali globali favorevoli. La ricerca sta esplorando innovazioni tecnologiche e nuovi processi di produzione più efficienti e meno costosi, come la conversione diretta della CO₂ in carburanti liquidi attraverso bioprocessi avanzati. I biocarburanti potrebbero poi essere integrati con altre tecnologie verdi, per esempio combinati con idrogeno verde e batterie avanzate per creare sistemi di trasporto a basse emissioni più efficienti e flessibili.
Intanto, politiche come il Green Deal europeo e gli standard per i carburanti rinnovabili stanno stimolando gli investimenti nel settore e promuovendo e facilitando l’adozione di biocarburanti avanzati. Aziende e startup stanno inoltre sviluppando impianti su larga scala per migliorare la disponibilità e la competitività economica dei biocarburanti di seconda e terza generazione.